Soudal Quick-Step, dopo il brutto incidente di Martin Svrcek alla Sanremo il CEO Foré chiede maggiore sicurezza

Il CEO della Soudal Quick-Step Jurgen Foré trona a parlare del discorso sicurezza. A pochi giorni di distanza dalla Milano-Sanremo, in cui il corridore della formazione belga Martin Svrcek ha riportato numerose fratture a seguito di una brutta caduta durante la discesa dalla Cipressa, il dirigente del Wolfpack ha scritto una lettera aperta chiedendo ancora una volta che venga prestata più attenzione alla sicurezza dei corridori. L’incidente del 22enne slovacco, finito oltre un guardrail mentre cercava di rientrare in gruppo, ha rischiato infatti di avere conseguenze decisamente più serie, soprattutto alla luce del fatto che nessuno nell’organizzazione si era reso conto dell’accaduto ed è stato lo stesso Svrcek a contattare l’ammiraglia con la radiolina mentre si trovava a terra.

“Non voglio puntare il dito contro l’organizzazione, l’incidente è stato causato da diversi fattori, ma non posso neanche rimanere in silenzio – si legge nella lettera di Foré – Martin è caduto nella discesa della Cipressa mentre tentava di rientrare in gruppo. In una curva tecnica è finito oltre il guardrail cadendo per circa tre metri. Al momento della caduta era completamente solo e non c’erano auto intorno a lui che potevano vederlo. Fortunatamente è rimasto cosciente e ha chiesto aiuto in radio. I nostri dirigenti in ammiraglia si sono fermati e sono tornati indietro per cercarlo, trovandolo dopo circa 500 metri e iniziando le cure”.

Raccontando quanto accaduto al suo corridore, che fortunatamente è riuscito a cavarsela solo con qualche frattura dopo un’incidente che sarebbe potuto essere molto più serio, il dirigente belga ha voluto nuovamente sottolineare l’importanza di uno strumento tanto discusso negli ultimi mesi: le radioline. “Gli auricolari sono strumenti fondamentali per i corridori, sia per ricevere informazioni sia per chiedere aiuto se necessario. Quello di Martin è stato un’incidente che può capitare, ma non posso ignorare tutto e andare avanti. Dobbiamo fare di meglio per evitare questo genere di incidenti in futuro”.

Per garantire una maggiore sicurezza per i corridori, Foré propone un piano articolato in sei punti che variano da modifiche agli equipaggiamenti a variazioni dei percorsi per evitare punti pericolosi o per proteggere al meglio quelli inevitabili: 1) Ridurre dei rapporti (idea su cui l’UCI sta già lavorando), e introdurre regole sull’ampiezza dei manubri e sulla posizione del cambio. Migliori controlli sul percorso; 2) Non gareggiare mai più senza radioline; 3) Introdurre un sistema di tracciamento che permetta di capire in ogni momento della corsa dove si trova un corridore; 4) Migliorare la sicurezza di caschi e indumenti, anche a costo di peggiorare l’efficienza aerodinamica; 5) Se necessario, introdurre più circuiti per garantire maggiore sicurezza; 6) Tutte le parti in causa devono assumersi le loro responsabilità.

“Dopo 3 mesi della stagione 2025 la nostra squadra ha già tre corridori che dovranno rimanere fermi per diversi mesi – conclude Foré – Ecco perché voglio sottolineare le conseguenze di ogni caduta. Questa volta per Martin si è trattato fortunatamente ‘solo’ di qualche osso rotto, ma a volte si infrangono sogni e vengono interrotte delle promettenti carriere. Auguriamo a Martin un recupero il più veloce possibile, il Wolfpack si prenderà cura di lui”.

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